Il cibo è prezioso, non sprecarlo!
Capecchi celebra la giornata mondiale contro lo spreco alimentare, perché ha a cuore il tema della salvaguardia del cibo e dei suoi prodotti e si impegna quotidianamente, non solo oggi, per garantire un più sano uso del cibo sulle tavole dei ristoratori.
I dati Fao sottolineano una realtà impietosa. I consumatori occidentali buttano ogni anno circa 222 milioni di tonnellate di cibo, una quantità pari quasi all’intera produzione alimentare dell’Africa subsahariana.
Per noi distributori è un fatto di coscienza. Comprendiamo realmente lo spreco alimentare?
Il Rapporto sugli sprechi alimentari a cura di Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha messo sul tavolo una serie di soluzioni. Potremmo dire che lo spreco è tutto ciò che oltrepassa il limite tracciato dal soddisfacimento dei bisogni umani.
Nelle economie industrializzate come la nostra, una percentuale più ampia dello spreco si perde tra distribuzione e consumo finale.
Questo tipo di spreco alimentare è ancora più problematico perché implica una maggior quantità di lavoro, energia e risorse investiti su un certo prodotto. Un impatto sia ambientale che economico più elevato quindi.
Alcune aziende hanno applicato in autonomia diverse misure per ridurre gli sprechi. Come l’eliminazione delle promozioni, che comporta accumuli di prodotti inutilizzati dai consumatori, o il riutilizzo delle eccedenze per il nutrimento animale o per la produzione di fertilizzanti. Il recupero in questo caso non è virtuoso al 100%, ma quanto meno si evitata un totale spreco alimentare.
A livello istituzionale, invece, la cooperazione tra enti pubblici locali e nazionali, sta sviluppando una nuova regolamentazione del settore.
Insieme, possiamo e dobbiamo impegnarci per evitare gli sprechi e salvaguardare la salute del nostro ambiente!